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Alessandra bianca

Ancora 1

Tempesta

 

 

Tempesta urla in me,

onda mi travolge,

di fuoco si veste la mia voce

che dentro si fa immensa,

un boato.

 

Non posso fare tacere il tuono

dei giorni persi, dei giorni consumati

a chiedermi un perché

che non fu dato,

cercando a scavare nel fango il bagliore di un diamante

cristallo nel nero, un lampo di luce.

 

Tempesta urla ancora,

ancora forte mi scuote il vento

si porta via parole che avrei voluto udire,

baci che avrei voluto su di me,

abbracci mai stretti.

 

Tempesta che mi hai strappato i frutti d’oro zuccherino

per trascinarli dove ad afferrarli non riesco,

urli impetuosa in me,

sempre più forte,

nel sonno mi trascini via con te

nel sonno mi lava la tua pioggia.

 

Tempesta ora placata,

l’urlo tuo una sottile voce,

eterna, leggere, sconfinata,

in nessun tempo confinata.

©2021 Palazzo900editore 

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